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544 ATTO TERZO
  Se mi amate, io vi amerò.

  Sol d’amor chiedo in mercede
  Libertà d’amar chi voglio.
  Serbar fede - mi è un imbroglio1;
  Una sola amar non so. (parte

SCENA VIII.

La Lena, poi Pippo.

Lena. Pazienza! Me la merito, lo so;

Pippo briccone, mi vendicherò.
Pippo. Grazie a lei dell’avviso.
(verso la scena di dove entrò il Conte
Già ho inteso qualche cosa.
(Così, senza volermi almen sentire,
Andarsi per vendetta ad esibire?) (da sè
Lena. (Eccolo il disgraziato.
Oh, non lo voglio più). (da sè
Pippo.   (La traditore,
Sì, me la pagherà). (da sè
Lena. (Se lo vedo morir, non v’è pietà). (da sè
Pippo. (Ma! l’ha fatto, può darsi,
Solo per ricattarsi). (da sè
Lena.   (Ei finalmente
All’Elisa non disse: io ti vuò bene). (da sè
Pippo. (No, soffrir non conviene
Il torto che mi fa). (da sè
Lena. (Basta, se non è reo, si scolperà). (da sè
Pippo. (Vuò mostrar non pensarvi). (da sè
Lena.   (Finger voglio
Di non curarlo niente). (da sè
Pippo. (Ah, se la miro...) (da sè

  1. Zatta: mi è d’imbroglio.