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ATTO TERZO.

SCENA PRIMA.

Camera in casa di Lavinia.

La Cecca e Berto con la chitarra.

Cecco. Tu sei davver davvero

Peggio assai d’un ragazzo;
Tu fai per l’allegria cose da pazzo.
Berto. Quand’ho ben lavorato,
Quando mi son spicciato
Dalle faccende mie,
Per la testa non vuò malinconie.
Cecco. Ora pensar dovresti
Al nostro matrimonio.
Berto.   E non ci penso?
Eccomi qui dalla padrona apposta
Per concluder le nozze adesso adesso.
Cecco. E vieni qui colla1 chitarra appresso?
Berto. Saputo ho che la Lena
Ha cantato testè col chitarrino.
Voglio cantar anch’io.
Cecco.   Eh malandrino,
Alla povera Lena
L’hai fatta brutta.
Berto.   Si sa che ho burlato,
E con Pippo di già mi son scolpato.
Cecco. La Lena non sa niente;
Poverina, è furente e disperata.
Berto. Or or da Pippo sarà consolata.
Essi e noi questa sera
Ci abbiamo2 da sposare;
Intanto i’ vuò cantare,

  1. Zatta, qui e sempre: con la.
  2. Geremia: S’abbiamo.