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LA CASCINA 535
Conte. Se nessuna mi vuole,

Non me n’importa niente;
Tant’e tanto staremo allegramente.
Io son così: procuro,
Tento, provo, m’avanzo, e parlo, e dico;
Ma alfine poi non me n’importa un fico.
Maritatevi presto;
Fatelo in faccia mia,
Che ho piacere di stare in allegria.
Pippo.   Lena mia, dammi la mano;
  Non mi far più sospirar.
Lena.   Signor no, che la mia mano
  Non l’avete da toccar.

Conte.
Cecca.
a due

Tal riguardo sarà vano,
Se vi avete da sposar.

Cecca.   Porgi qui la mano a me. (alla Lena

Conte.   Porgi a me la mano qui. (a Pippo

Cecca.
Conte.
a due

E così
    S’unirà.

Cecca.
Conte.
a due

Pippo a te.
    Lena a te.

Pippo.
Lena.
a due

Fuor di me
    Son io già.

Cecca.
Conte.
a due

Che si fa?
    Come va?

(a quattro   Viva l’amore,

  Viva l’ardore,
  Vera del core
  Felicità.
Berto. (In abito di Pastorella, affettando voce di donna
  Pippo caro, Pippo bello,
  Del mio core ladroncello,
  Dell’Elisa abbi pietà.
Lena.   Ah disgraziata! (a Pippo1

  1. Nell’ed. Zatta, per errore: a Berto.