Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1930, XXIX.djvu/530

528 ATTO SECONDO
So che dici così;

Ma via non anderai, resterai qui.
Pippo. No, non ci vuò restare;
Via di qua voglio andare.
Per il mondo anderò da pellegrino.
Cecca. Poverin!
Berto.   Poverino!
Lascia questa bestiali malinconia.
Cecca. Non disperar così.
Pippo.   Voglio andar via.
Berto. Tu credi che la Lena
Non ti voglia, t’abborra, e ti abbia in ira,
Ed io so che per te tace e sospira.
Pippo. No, che non v’è speranza;
La Lena è una cagnaccia;
La Lena è un’assassina.
Addio, Berto mio caro, addio, Cecchina.
Cecca. Fermati. Caro Berto,
Non lo lasciar1 andar.
Berto.   Fermati, Pippo.
Sentimi, e ad un amico
Credi; so quel ch’io dico.
La Lena ti vuol ben; lo so di certo.
Quando parlai d’Elisa,
La vidi a venir rossa;
Se la vuoi guadagnar, quest’è la via:
Diamole un pocolin di gelosia.
Pippo. Io non so far.
Cecca.   T’insegneremo noi.
Berto. Non dubitar.
Pippo.   Mi raccomando a voi.
Berto. Or m’è venuto in mente
Una burla graziosa
Per rendere gelosa la tua bella,

  1. Zatta: lasciare.