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LA CASCINA | 527 |
Ed un brindisi a lui vuò far1 anch’io.
Lena. L’averò per onore.
Pippo. Eh, lascia stare... (a Lena
Lena. Tu non c’entri. (Lo voglio tormentare). (da sè
Dammi da bere. (a Berto
Berto. Prendi. Ma il tuo Pippo
Non lo trattar sì male, poveraccio2.
Lena. Eh! signor Conte, un brindisi gli faccio.
Con questo buon bicchiere
Di vin che piace a me,
M’inchino al Cavaliere,
E so ben io perchè.
Di Berto alla salute
Ancor io beverò.
E di Cecchina ancora,
Ma di quell’altro no.
Io bevo alla salute
Di chi vuol bene a me.
Chi mi vuol bene evviva,
Se qui nessun ce n’è. (parte
Conte. Viva viva. A dispetto3
Di chi non vuole, il suo bel cor son io;
E quel brindisi caro è tutto mio. (parte
SCENA X.
Pippo, Berto e Cecchina.
Sì, vado via; non ci vedremo più.
Cecca. Dove vai, poverin?
Berto. Povero Pippo!
Per cagion della Lena