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LA CASCINA 525
Berto.   Eh ragazzate!

Resta, Pippo, ove sei; e voi mangiate.
(dà a ciascheduna qualche cosa da mangiare
Cecca. Io certo mangierò.
Berto.   Farò lo stesso.
Cecca. Con il mio Berto.
Berto.   Alla mia Cecca appresso.
Pippo. Ah, dov’è andato l’appetito mio?
Lena. Se non mangerai tu, mangierò io.
Pippo. Pazienza! (piangendo
Lena.   Sempre piange1
Il caro bernardone.
Pippo. Piango per tua cagione,
Per la tua crudeltà.
Lena. (Povero Pippo mio, mi fa pietà), (quasi piangendo
Cecca. Che hai, Lena, che pare...
Berto. Vogliano lacrimare gli occhi tuoi?
Lena. Pianger? pensate voi!
Rider mi fa costui, pazzo ch’egli è.
Pippo. Ora mi scannerei.
Lena.   (Meschina me!)

SCENA IX.

Il Conte Ripoli e detti.

Conte. Bella conversazione!

Pippo. Che vuol vossignoria?
Conte. La padrona m’invia
Ad avvisar la Lena,
Che andar debba da lei.
Lena. (Affé, che questa volta il manderei). (da sè
Pippo. Ci siete poi venuto a mio dispetto.
Conte. Ehi, portami rispetto;

  1. Nell’ed. Geremia c’è il punto.