Lena. Lasciami fare.
Cecca, ti vuò mostrare
Un cosuccio bellino.
Cecca. Cosa mi vuoi mostrare?
Lena. Un anellino.
Cecca. Bello! chi te l’ha dato?
Lena. Un signor me l’ha dato.
Cecca. E perchè mai?
Lena. Mi voleva toccare, ed io gridai.
Cecca. Dunque te l’ha donato.
Acciocchè non gridassi.
Lena. Così fu.
Cecca. E poi?
Lena. E poi non ho gridato più.
Cecca. Guardati, Lena mia...
Lena. Zitto, Cecchina,
Vengono con il latte. Non lo stare
A ridir a nessun.
Cecca. Non dubitare.
Berto. (Con un vaso di latte si accosta alla Cecca.
Com’è candido questo mio latte,
Candidetto è il mio core nel petto,
E vorrei che tal fosse l’affetto,
Che tu nutri nel seno per me.
Cecca. Com’è dolce quel latte che rechi,
È dolcissimo in seno il mio core;
E vorrei che tal fosse l’amore,
Che può Cecca sperare da te.
Pippo1. Lena bella, l’amor che ti porto,
E più puro del latte ch’è qui;
E tu, ingrata, mi lasci così,
Poverino, per te sospirar!
Lena. Questo latte ch’è tanto bellino,
Io lo voglio qua dentro gettar;
- ↑ Si capisce che ritorna insieme con Berto.