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LA CASCINA 505
Tu sei una buonissima figliuola.

Senti, non voglio più vederti sola.
Lena. Sola non istò mai. La mamma mia
Sta meco in compagnia;
E quand’ella non c’è,
Viene la Cecca a lavorar con me.
Lavinia. Eh Lena mia, cotesta
Non è la compagnia che ti destino.
Lena. E chi dunque?
Lavinia.   Vuò darti uno sposino.
Lena. Eh via!
Lavinia.   Sei nell’età;
Conosco il tuo bisogno.
Lena, lo prenderesti?
Lena.   Io mi vergogno.
Lavinia. Vergognarti non dei, chè le fanciulle
Devono accompagnarsi;
Ed è cosa ben fatta il maritarsi.
Lo prenderai marito?
Lena.   Non so dire.
Lavinia. Rispondimi di sì; sei tanto buona.
Lena. Faro quel che comanda la padrona.
Lavinia. Ti voglio regalar.
Lena.   Grazie, signora.
Lavinia. Vado a prendere un nastro, e torno or ora. (parte

SCENA VIII.

La Lena, poi il Conte.

Lena. Se mi desse un marito,

Io me lo piglierei;
E il mio Pippo vorrei. Quando lo vedo,
Lo sfuggo il poverino,
Ma però lo vorrei sempre vicino.