Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1930, XXIX.djvu/501


LA CASCINA 499


SCENA IV.

Pippo, poi Costanzo col nome di Silvio, in abito di Pastore.

Pippo. Senti, senti, crudel! Da me s’invola.

Costanzo. Pippo.
Pippo.   Che cosa vuoi?
Costanzo.   Una parola.
Pippo. Spicciati.
Costanzo.   La padrona
Sai tu dove si trovi?
Pippo.   Io l’ho veduta
Sul margine del fonte
Starsi sedendo in compagnia del Conte.
Costanzo. (Misero me!) (da sè
Pippo.   Vuoi altro?
Costanzo. Erano soli?
Pippo.   Soli.
Costanzo. (Fremo di gelosia). (da sè
Pippo. Addio.
Costanzo.   Non mi lasciar.
Pippo.   Voglio andar via.
Costanzo. Dimmi: nulla intendesti
Di ciò che ragionava
La padrona con lui?
Pippo. Abbadar io non soglio ai fatti altrui.
Lascio che ogni uno faccia,
Lascio che ogni uno goda. Oh, Silvio mio,
Così fosse di me con chi dich’io.
Costanzo. Ma la padrona nostra
Vedova, sola e vaga,
Parmi che poco sappia il suo dovere,
Confidenza donando a un forastiere.
Pippo. Che importa a te?
Costanzo. Son del suo onor geloso.