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LA CASCINA 495
Pippo. A parlar colla1 ) Lena io non ci vo.

Berto. Perchè? So pur che sei,
Pippo, amante di lei.
Pippo.   Nol vuò negare,
Ma vicino di lei non posso stare.
Berto. E perchè?2
Pippo.   Mi vergogno.
Berto. Eh via, sciocco che sei.
Parla, scherza con lei.
Fa quel che farò io colla mia Cecca.
Esse son da marito,
Noi non abbiamo moglie.
Siamo tutti a servire
In un istesso loco;
Possiamo bene divertirci3) un poco.
Vien qui; se non sai fare,
Fa come farò io.
Pippo.   Mi vuò provare.
Berto. Buon giorno, Cecca bella. (alla Cecca
Pippo. Lena, buon giorno.
Lena.   Non rispondo certo. (da sè, filando
Berto. Vi ho sentito cantar. (alla Cecca
Cecca.   Sì, ci spassiamo
Colla compagna mia.
Pippo. Vi ho sentito cantare. (alla Lena
Lena.   Andiamo via. (piano alla Cecca
Cecca. Perchè?
Pippo.   (Non mi risponde). (a Berto
Berto. (Segui, risponderà). (a Pippo
Lena. Cecca. (s’alza, e chiama Cecca
Cecca.   Che vuoi? (alzandosi
Lena.   Andiamo via di qua.

  1. Zatta: con la. Così più avanti.
  2. Così corregge l’ed. Zatta. Nell’ed. Geremia leggesi soltanto: Perchè?
  3. Geremia: divertirsi.