Imperfetto, stroppiato,
E doveva morir.
Giannino. Mio padre è andato, (come sopra
Dorina. Anch’io, quando rammento
Mia madre che per voi ho abbandonata,
Son tutta appassionata,
Ma mi consolo al mio Giannino appresso,
E dovreste per me fare lo stesso.
Giannino. O povero mio padre,
Che tanto buono fu!
È morto il poverino,
E non lo vedrò più.
(Mentre Giannino canta ciò con mestizia, Dorina l'ascolta un poco, e poi bel bello s’allontana, e va a sedere sopra un’altra sedia.
Dorina. Oh povera mia madre,
Vuol tanto bene a me!
Ed io l’ho abbandonata;
E non la vedrò, oimè.
(Giannino, sentente che Dorina si lamenta, s’alza, s’accosta, ed ella seguita. Egli si allontana un poco; ed ella s’alza, e si vanno bel bello accostando.
Giannino. Oh povero mio padre!
Dorina. Oh povera mia madre!
Giannino. Che tanto buono fu.
Dorina. Vuol tanto bene a me.
Giannino. È morto il poverino.
Dorina. Più non la vedo, oimè.
Giannino. È morto mio padre. (guardando Dorina
Dorina. Non vedo mia madre. (guardando Giannino
(a due Ed io cosa farò?
Non lo so, non lo so.
Giannino. Dorina, mia cara. (con tenerezza
Dorina. È morta mia madre. (mostrando di scacciarlo
Giannino. Ed io piangerò.