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LA DIAVOLESSA 469
Ma vuol l’impegno mio,

Che s’approfitti un po’ dell’occasione,
Della credulità di don Poppone.
Là dentro v’è il bisogno
D’abiti e d’altre cose necessarie.
Eccolo con il lume,
E seco ha gli strumenti.
Or ora il pazzo vederà i portenti.
(Don Poppone con lume in mano, una zappa e una vanga
Poppone. Siete qui?
Falco.   Sì, signor.
Poppone.   Ma dove sono
I nostri operatori?
Falco. Zitto, son qui di fuori.
Saranno in nostro aiuto.
Questo foglio m’han dato,
In cui sta lo scongiuro registrato.
Poppone. Eran meco sdegnati.
Come si son placati?
Falco.   In grazia mia;
Poi, cavato il tesoro, andranno via.
Poppone. Han per offesa avuto
Il regali della borsa e dell’anello.
Falco. Dell’anel, della borsa,
Voi che n’avete fatto?
Poppone. Li regalai sul fatto
Al conte e alla contessa,
Che trovaronsi là per accidente.
Falco. (Niuno m’ha detto niente.
Ancor non so capire
Chi per conte e contessa intenda dire).
Poppone. E ben1, che s’ha da fare?
Ecco, per iscavare
Portati ho gl’istrumenti.

  1. Zatta, per errore: Ebbene.