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I BAGNI D'ABANO 45
  E la mamma, la poverella,

  Se ne stava lontana da me.
  Viene un gatto nero nero
  Con i baffi... (mi vien freddo).
  Mi guardava... (tremo tutta).
  Oh che bestia brutta, bruttai
  Mi voleva graffignar,
  Io gridai: Frusta via.
  Fece gnao, e se n’andò.
  Ma saltò
  Su e giù.
  Parea matto,
  Ruppe un piatto.
  Poi tornò,
  Mi graffiò;
  E ha lasciato al mio povero core
  Un timore - che mai se n’andò. (parte

SCENA IX.

Luciano, poi Lisetta.

Luciano. Oh! causa la paura,

Che costei se n’andò. Pareami allora
Di star bene vicino a quel visetto.
Ora mi torna mal; ritorno a letto.
(va nel letto, come era prima
Lisetta. Che diavol di vergogna!
Tutti son spaventati
Per paura del diavolo. Ma io
Di lui non ho paura: affè, se torna,
Vuò spennacchiarlo, e rompergli le corna.
Luciano. Lisetta. (caccia fuori la lesta dalle cortine, e la ritira
Lisetta. Chi mi chiama? (guardando qua e là
Luciano. (Voglio farle paura).
Lisetta. (come sopra