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LA DIAVOLESSA 461
Dorina. Il signor don Poppone

Ho preparato, lo sepp’io testé.
Un regalo per voi, uno per me.
Giannino. Pigiiam quel che si puote,
Ch’io più impazzir non voglio:
Il tesor, la contea... quest’è un imbroglio.

SCENA VII.

Don Poppone e detti.

Poppone. Eccomi di ritorno;

Compatite di grazia,
Se vi trattai finor con malagrazia.
Dorina. Per verità, signore,
Mi pare un poco strana
La privazione della sua presenza.
Giannino. Ma se vuol tornar via, gli diam licenza.
Poppone. Garbato cavaliere, in verità,
Amante qual son io di libertà.
Dorina. Che avete nelle mani?
Poppone.   Niente, niente:
Una piccola borsa
Con un po’ di denaro.
Giannino.   E per che fare?
Poppone. Così, per impiegare
In un certo negozio.
Dorina.   Affé, scommetto
Che far volete un qualche regaietto.
Poppone. Brava, brava, contessa!
L’avete indovinata.
Dorina. Esser dee regalata
Una femmina forse?
Giannino.   E un uomo ancora?