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460 ATTO SECONDO
Per soggezione della nobiltà.

Dorina. Per un regalo poi,
Se avesse tal idea,
Gli rinunzio il damato e la contea.
Falco. Procurate d’averlo
Con la vostra prudenza, e con bell’arte
Dorina. A voi la vostra parte
Riserbata sarà.
Falco.   Da voi non voglio
Altro, Dorina amata,
Per parte mia che una benigna occhiata.
  Se con quell’occhio moro
  Voi mi guardate un pò’,
  Sarà per me un tesoro,
  Che più bramar non so.
  Se poi quel labbro dice:
  Di te pietade avrò,
  Sarò, mio ben, felice,
  Di gioia morirò.
  Ma non crediate già...
  Mi piace l’onestà;
  Son uom che si contenta
  Di quel che aver si può. (parte

SCENA VI.

Dorina, poi Giannino.

Dorina. Confessar poi conviene,

Che Falco è un uom dabbene,
Che in lui non v’è malizia,
E che fa quel che fa per amicizia.
Giannino. E quando si conclude?
E quando si va via?
Io non posso più star, Dorina mia.