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454 ATTO SECONDO
Non mi credeva mai

Veder quel che ho veduto.
Poppone.   Avete visto?
Contessa. Siete assai ben provisto:
Non vi mancherà certo argento ed oro.
Poppone. Mi lusingo ancor io d’un bel tesoro.
Conte. Non le state a badar. (don Poppone
Contessa.   E mio marito1)
Volete far a parte
Di sì bella fortuna?
Poppone.   In verità,
Ho intenzione di far seco a metà.
Contessa. Bravissimo davvero!
Codesto è un bel mestiero;
Ma non vi riuscirà, lo giuro al Cielo;
Ch’io scoprirò di queste trame il velo.
Poppone. Non fate, per pietà!
Contessa.   Col mio consorte
Perchè voler dividere
Delle vostre fatiche il tristo frutto?
Poppone. La metà non gli basta? E che? vuol tutto?
Contessa. Quel ch’ei voglia non so, ma so ben io
Che non lo soffro al certo,
E che il disegno rio sarà scoperto.
Poppone. Voi mi volete rovinar...
Contessa.   Tacete.
Poppone. Ma per pietade...
Contessa.   Un perfido voi siete.
  Chi son io pensate prima,
  Traditor della mia pace.
  Ah, da voi sì poca stima
  Dell’onor dunque si fa?
  Che viltà! - che rio costume!

  1. Zatta: È mio marito.