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448 ATTO PRIMO
Signore... in Macerata.

Poppone. Non è nata in Palermo?
Giannino.   Oibò. Perchè?
Poppone. (Non la capisco).
Giannino.   (Qualche imbroglio c’è).
Poppone. E, se si può sapere.
Perchè venuti sono
In questo nostro stato?
Giannino. Siam venuti a comprare un marchesato.
Poppone. La signora contessa
Detto non ha così.
Giannino. Che vi disse la dama?
Poppone.   Eccola qui.

SCENA XVI.

Dorina e detti

Dorina. (Non vorrei che Giannino

M’avesse contradetto).
Giannino. (Qualche imbroglio m’aspetto. Or si saprà).
Poppone. (Voglio un poco scoprir la verità).
Signora, (a Dorina) con licenza, (a Giannino
Non mi ricordo ben la patria sua. (piano a Dorina
Dorina. Palermo. (forte che Giannino senta
Poppone. Sente lei, signor toscano? (piano a Giannino
Giannino. È vero, è vero, io son palermitano. (forte
Dorina. (Diavolo!)
Poppone.   Non è lui? Non è spagnuolo? (a Dorina
Dorina. Egli è oriondo di Spagna.
Giannino. Orionda è la contessa di Romagna.
Dorina. Io son...
Giannino.   Di Macerata.
Dorina. In Palermo allevata.
Egli è del suolo ispano.