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42 ATTO SECONDO
Rosina. Ho paura ch’ei fosse un diavolino.

Marubbio. Ma sei pur una donna spiritosa.
Rosina. Ora son paurosa.
Dopo che mi ho veduta
Diventar una vecchia colle rappe,
Le budelle mi fanno lippe lappe.
Marubbio. Ora ti compatisco.
È stata veramente
La peggior burla che si possa mai
Fare a una donna. Sì, ti compatisco.
Tutt’altro si potrebbe sopportare,
Ma non la malattia dell’invecchiare.
  Voi altre femmine,
  Se gli anni1^) passano,
  Perdete il merito
  Della beltà.
  Non così gli uomini,
  Che quando invecchiano 2,
  Maggior acquistano
  La venustà.
  Belletti e polvere
  Non ci abbisognano;
  Siamo i medesimi
  In ogni età. (parte

SCENA VIII.

Rosina e Luciano nel letto.

Rosina. Questa bella ragione io non l’approvo.

Anche nell’uom la differenza io trovo.
Ma di già che son sola,
Voglio un poco bagnarmi.
Col bagno ristorarmi 3

  1. Nell’ed. Fenzo: gl’anni; e più sotto: gl’uomini.
  2. Fenzo: invecchino.
  3. Fenzo e Tevernin: ristornarmi.