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carnevale ’49, in cui si provò pure come buffa, rappresentando il servo Vespino nella Commedia in commedia del m. Rinaldo da Capua (insieme con Franc. Baglioni e Costanza Rossignoli). Di ritorno dalla Francia, la vediamo con Caterina Tonelli e col Cosimi a Pesaro, nel carnevale 1755 (Bertoldo in Corte: v. vol. XXVII, 293 e 295); poi passò con gli stessi, aurante la stagione estiva, a Bologna, dove cantò nel Conte Caramella (16 agosto: vol. XXVIII, 369), nelle Nozze, nel Mondo della Luna (18 ott.: l’opera non piacque: vol. XXVII, 547-548) e nelle Pescatrici (8 nov.: vol. XXVIII, 435). A Bologna era già sposata col Bambini. L’anno dopo, autunno ’56 e carnevale ’57, cantò di nuovo a Venezia, nel teatro S. Samuele, insieme con la Caterina e col Lovatini. Di lei rimane una lode nel Voyage en Italie di Lalande: “Les troupes bouffons” dice lo scrittore francese "sont excellents à Venise; nous en avons eu à Paris un très-bon échantillon dans la Tonelli qui jouoit en 1753. On prétendoit cependant que nous n’avions recruté pour notre grand opéra que les farceurs des places d’Italie, mais on se trompoit; la Tonelli étoit bien la meilleure actrice qu’il y eût en Italie: il n’y en avoit pas qui la surpassât pour la fécondité du jeu: elle étoit tellement applaudie en Italie, qu’ elle ne pouvoit ordinairement commencer à chanter, que quand on étoit las de crier brava, bravissima” (Genève, 1790, t. VII, pp. 49-50).

Maria Monari cantò a Bologna nella stagione estiva e autunnale del 1756: a Venezia la troviamo nell’autunno del ’57 e nel carn. del ’58, nel teatro di S. Samuele, nell’Isola disabitata, nel Mercato di Malmantile e nella Conversazione del Goldoni (v. Wiel). - Rosa Puccini, di Firenze, appena finita la stagione estivo-autunnale presso il teatro Formagliari di Bologna, passò a Venezia e cantò al S. Samuele, fra il nov. 55 e il febbr. ’56, nella Diavolessa, nella Cascina e nella Ritornata da Londra del Goldoni (v. Wiel). Nell’agosto ’56 è a Brescia e canta nelle Donne vendicate (vol. XXVIII, 309), nel carn. 57 è a Parma e canta nel Festino e nei Viaggiatori ridicoli (P. E. Ferrari, Spettacoli Drammatico-Musicali ecc., Parma, 1884). Nel carn. 1765 la incontriamo, un po’ decaduta, in un Intermezzo del m. Valenti, l’Ortolanella, nel teatro dei Risvegliati a Pistoia (Chiappelli, Storia del teatro in Pistoia ecc., Pistoia, 1913, p. 138).

Giuseppe Cosimi (o Cosmi) abbiamo già conosciuto a Venezia, nel teatro di S. Moisè, nell’autunno 1748 e nel carn. ’49 (la Semplice spiritosa, la Scuola moderna, Bertoldo) e nel caran. 55, nel teatro di S. Samuele (il Povero superbo). Tornò poi a S. Moisè nell’autunno ’64 e carn. ’65 (Donna di governo e Partenza dei marinai ecc. del Goldoni) e nel carn. ’77 (”primo buffo caricato" nei Due protetti del m. Rust). - Più famoso Michele del Zanca (o Michele Zanchi) fiorentino, il quale nella primavera 1751 cantò a Firenze, nel teatro in via ael Cocomero, nel Mondo della Luna (vol. XXVII, 547) e nell’autunno ’54 nelle Pescatrici (vol. XXVIII. 435). Nel ’55 fece la stagione estivo-autunnale a Bologna, nel teatro Formagliari; nell’agosto ’56 cantò a Brescia nelle Donne vendicate (vol. XXVIII, 309) e nel carn. ’57 a Parma, nel Festino e nei Viaggiatori ridicoli (Ferrari, l. c.). Nel settembre 1757 pare andasse in Ispagna, dopo aver cantato a Bologna nel Viaggiatore ridicolo del Goldoni (Galeati, Diario cit., in data I sett.), ma nell’autunno del ’60 lo incontriamo di ritorno, ancora all’ombra delle due Torri, nel