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402 ATTO TERZO


SCENA VII.

Livietta, poi Masotto.

Livietta. Certo, per dir il vero,

Non mi dispiacerebbe; ma se sposa
Dorina? E chi lo sa? Titta e Mingone
Hanno egualmente le speranze sue,
E resterà burlato uno dei due.
E allor mi degnerei
Di sposar un che fosse rifiutato?
Mi degnerei di soggettarmi ad esso?
Eh? perchè no1? Così venisse adesso.
Masotto. Acciò non ritorniate 2
A farmi un altro scherzo per vendetta,
Vengo a dirvi, Livietta,
Che Dorina si sposa immantinente.
Livietta. E chi è lo sposo?
Masotto.   Eccolo a voi presente.
Livietta. Come? voi?
Masotto.   Sì, son io
Lo sposo fortunato,
Che fra i3 due litiganti ha4 guadagnato.
Livietta. E i padroni?
Masotto.   I padroni
M’hanno in questo momento
Assicurato il lor consentimento.
Si faranno le nozze in questa sera.
Livietta. Questa sera si fan?
Masotto.   Così si spera.
Livietta. E Titta?
Masotto.   Sarà vostro, se volete.
Livietta. Vorrei... e non vorrei...

  1. Zatta: E perchè no?
  2. Sassi, Fenzo e Guibert: ritornate.
  3. Sassi, Fenzo e Guibert: frà.
  4. Zatta: ho.