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I BAGNI D'ABANO 37
La Flour. (L’han di me questi fiori innamorata).

Riccardo. Queste son le proteste?
È questo il giuramento?
Violante. Un novello portento
M’accende per costui la fiamma in seno.
Non posso far a meno,
Il volto suo mi piace.
Riccardo... (oh mio rossor!) soffrite in pace.
  Forza d’amor mi lega
  A una beltà novella,
  Nè infedeltà s’appella
  Quel che comanda amor.
  A te pietà non nega
  Questo mio core amante,
  Ma deggio a quel sembiante.
  Esser pietosa ancor. (parte

SCENA III.

Riccardo e Monsieur la Flour.

Riccardo. Femmina traditrice! E voi che siete

Mio rivale in amor, che seduceste
Ad amarvi colei ch’era il mio bene,
Voi pagherete il fio delle mie pene,
La Flour. Che vorreste da me?
Riccardo.   Rendimi conto
Colla spada, fellon, de’ torti miei. (impugna la spada
La Flour. Cimentarti con me? Pazzo tu sei.
Riccardo. Vieni, o ti svenerò.
La Flour.   Non ho timore.
Riccardo. Perfido!
La Flour.   Meco è vano il tuo furore.
Riccardo. Lo vedremo.