Vada in mano d’un mostro,
D’uno sciocco, d’un vil, d’un servitore:
Un boccon veramente da fattore.
Dorina. Mi vorrete poi ben?
Masotto. Tanto e poi tanto.
Dorina. Siete pure gentil!
Masotto. Siete un incanto.
Ah Dorina, mie viscere, amabile,
Voi avete ferito il mio cor.
Dorina. Ah Masotto, gentile, adorabile,
Per voi sento nel seno l’ardor.
(a due E crescendo mi va poco a poco
Una smania, una gioia ed un foco,
Che son figli d’un tenero amor.
Masotto. Zitto, che vengono
Titta e Mingone.
Qualche finzione
Convien pensar.
Titta. Mi manda il padrone
A dirti così... (a Masotto
Mingone. Io dalla padrona
Mandato son qui... (a Masotto
Titta. Per dirvi, che a quella...
Mingone. Per dirvi, che a lei...
(a due Parlate per me.
Masotto. Sì, cari, aspettate,
Parlar mi lasciate,
Saprete com’è. (a Dorina
Dorina. (V’è qualche novità?) (a Masotto
Masotto. (La novitade è questa,
Che voi sarete mia). (piano a Dorina
Dorina. (Sarà la cosa presta?) (piano a Masotto
Masotto. (Stassera si farà). (piano a Dorina
Titta. (Per me la persuade). (da sè
Mingone. (Per me la disporrà). (da sè