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LE NOZZE | 371 |
Titta. Se vo a disimpegnarmi,
Promettete d’amarmi?
Livietta. Non lo so.
Siate libero, e poi risponderò.
Titta. Brava, così mi piace;
Ammiro la prudenza.
Or vado di presenza
Dal padron, da Dorina... E so ben io...
Basta, basta, chi sa? Livietta, addio.
Quel che mi bolle in testa,
Certo nessuno il sa.
(Chiama il padron). Carina!
Oh, siete pur bellina!
(Vengo). Non so partire.
Tutto vorrei pur dire.
(Eccomi). Vado, e torno.
Presto verrà quel giorno
Che il mio segreto amor...
(Lustrissimo. La servo).
Cara, vi lascio il cor 1. (parte
SCENA VII.
Livietta sola.
Alle belle parole io già non credo.
Lo so che i giovanotti
Ne vogliono più d’una,
Per potere, se occor, cambiar fortuna.
Ma io che li conosco,
Non mi fido di loro;
E se ho da maritarmi,
Vuò prima assicurarmi,
- ↑ Nell’ed. Fenzo (1757) quest’aria fu soppressa.