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366 ATTO PRIMO
Parlar posso al contadino,

Per esempio, da fattor.
Posso dire al servitor:
No... perchè... figliuol... pensate...
E al padrone? E alla padrona?
Posso dir così e così,
Per esempio, no e sì. (parte

SCENA IV.

Camera.

Dorina, Mingone e Titta.

Dorina. Via, lasciatemi stare,

Non mi state per ora a tormentare.
Già m’ho da maritar con un di voi.
Ma chi mi toccherà, non so dir poi.
Titta. Il padrone comanda,
Dorina sarà mia.
Mingone.   Sciocco, scioccone.
Come c’entra il padrone
Della consorte colla cameriera?
Sarà mia quella gioja innanzi sera.
Dorina. Già la padrona, non so dir perchè,
Non mi vuol più con sè.
Non ho padre, nè madre,
Casa pronta non ho per ricovrarmi.
Necessario è ch’io pensi a maritarmi.
S’è accesa la gran lite fra i padroni
Per voi, bei soggettoni,
Onde deciderà presto la sorte
A chi debba Dorina esser consorte.
Titta. Dite la verità, Dorina cara,
Sareste più contenta
Maritandovi a me?