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IL POVERO SUPERBO 337
Secondo l’occasione, io crederò.

Cavaliere. Mille ducati deve darli a me;
Ed allo sposo il pro,
Con un cinque per cento io pagherò.
Lisetta. Ma ella vede ben... convien che tutta
La dote egli consegni in man di lui.
Cavaliere. Siamo intesi fra noi,
Gli fo distinta grazia
Tal somma ad impiegar con sicurezza.
Lisetta. Trattandosi di dote,
Veder bisogna i fondamenti.
Cavaliere. Bene. Già lo sposo è contento. Egli assicura
Su’ suoi beni la dote,
E impedir non si dee ch’egli investisca
Mille ducati, e a me li favorisca.
Lisetta. Se matrimonio tal succederà...
Cavaliere. Succederà, lo so, succederà.
Lisetta. Se lo sposo vorrà mille ducati
Dare a voi...
Cavaliere.   Li darà, sì, li darà.

SCENA XIV.

Madama e detti.

Madama. Dov’è il signor Pancrazio?

Quasi del desinar passata è l’ora,
E. non si vede ancora?
Lisetta. Sarà pei fatti suoi.
Cavaliere. Avrò l’onor di desinar con voi. (a Madama
Madama. Dorisbe m’ha invitata.
Cavaliere. Pancrazio m’ha pregato,
Non vado mai a desinar da alcuno.
Lisetta. (Ehi, se posso, vuò farlo andar digiuno).
(piano a Madama