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336 ATTO SECONDO
  Forse non ho un hel naso?

  Il merito ravviso
  Di chi m’ha persuaso;
  Oh cara, oh bella cosa!
  Lisetta graziosa,
  Con te mi sposerò.
  Allora che diranno,
  Smorfiose, pontigliose,
  Tante che l’esser spose
  Speravano con me?
  D’invidia creperanno1;
  Fra tanto io goderò. (parie

SCENA XIII.

Lisetta ed il Cavaliere.

Lisetta. In verità, del mio padrone il genio

Molto allegro mi sembra, e in compagnia
Non può di lui regnar malinconia.
Cavaliere. Lisetta, a che ora suole
Pranzare il tuo padrone?
Lisetta.   Ei chiede in tavola
Tosto che è ritornato.
Cavaliere. (Dunque gli è 2 ben che io abbia anticipato). (da sè
Lisetta. È forse del padrone
Commensale anche lei?
Questa cosa da ver la goderei.
Cavaliere. Da lui volea saper... Ma siete appunto
Opportuna, Lisetta,
Ad appagare il genio mio.
Lisetta.   Comandi.
Cavaliere. Quanto di dote alla sua figlia serba
Questo signor Pancrazio?
Lisetta. Io non lo so;

  1. Nel testo: creparanno.
  2. Testo: gl’è.