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328 | ATTO SECONDO |
SCENA VII.
Dorisbe sola.
Amore, amor fecondo,
Volgi lo sguardo a chi ti sacra il petto.
Se il fato mi divide
Da quello del mio fuoco,
Sì pregiabile1 oggetto,
Quale, oh numi, sarà la vita mia?
Sempre in pene ed affanni
Passerò sospirando i più begli anni.
Se dell’anime fedeli
Tu secondi i voti, amore,
Deh, seconda del mio core
Anco i voti in questo dì.
Non soffrir che le crudeli
Smanie ree de’ sventurati
Turbin cuori amanti amati,
Cui ragione i lacci ordì
Il piacer di questo cor2.
SCENA VIII.
Gabinetto in casa di Pancrazio.
Madama e Pancrazio.
Madama. Io la voglio così, non replicate.
Se vi piace l’offerta,
Abbracciatela tosto, o me ne vo.
Pancrazio. Bene, ho inteso. Madama, io penserò.
Madama. Non v’è tempo a pensar, via risolvete.
Io son ricca, il sapete,