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314 ATTO PRIMO


SCENA XVIII.

Lisetta, Pancrazio e detti.

Lisetta. Venga, signor padrone,

La vuol1 pregare il signor cavaliero.
Cavaliere. Non prega alcuno il cavalier dal Zero.
Scrocca. (Un poco d’umiltà). (piano al Cavaliere
Pancrazio.   Se non comanda,
Dunque me ne anderò.
Cavaliere. Ascoltate, Pancrazio.
Pancrazio.   Ascolterò.
Scrocca. (Siate un poco più dolce
In grazia del bisogno). (piano al Cavaliere
Cavaliere. (Ho da chieder danari? Ah, mi vergogno).
Signor, mi conoscete:
Son nobile, il sapete.
Bisogno non avrei,
Se avessi i beni miei...
Parlate voi per me. (a Lisetta
Scrocca. (Superbia maledetta). (da sè
Pancrazio. Che mi vuoi2 dir, Lisetta?
Lisetta. Padron, badate a me.
Questo signor mio caro
Bisogno ha di danaro.
Cavaliere.   Il cavalier dal Zero
Misero mai non fu.
Pancrazio. Dunque, se non è vero,
Non ne parliamo più.
Scrocca. (Uh maledetto,
Lo scannerei3).
Pancrazio. Signori miei,
Buon servitor.
Cavaliere. No, non andate.

  1. Testo: voi.
  2. Testo: voi.
  3. Testo: scannarei, forme dialettale.