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312 | ATTO PRIMO |
SCENA XVI.
Il Cavaliere, poi Lisetta.
A chiedere e pregare?
Come potrò a costei
Dir le miserie ed i bisogni miei1?
Lisetta. Che fa 2 qui il cavalier? (Mi par turbato).
Serva sua, mio signor.
Cavaliere. Schiavo obbligato.
Lisetta. Troppo gentil.
Cavaliere. Le donne
Tratto con civiltà.
Voi meritate assai.
Lisetta. Troppa bontà.
Cavaliere. (Come principierò?)
Lisetta. Che ha, mio signore?
Par di cattivo umore.
Cavaliere. Vi dirò.
Tra me pensando vo
A una compra de’ beni,
Che deggio far per quattromille scudi.
Oggi dee stipularsi l’istromento,
E mi mancano ancor scudi trecento.
Lisetta. (Ho capito che basta). (da sè
Cavaliere. I miei fattori
Sono lontani assai.
Lisetta. E quando preme, non arrivan mai.
Cavaliere. È ver; se si potesse
Trovar questo danaro...
Lisetta. E perchè no?
Cavaliere. Lo trovereste voi?