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304 ATTO PRIMO
Ma dubito, che voglia il Ciel tiranno

Negarlo all’amor mio. Ma qui s’appressa
Il caro genitor. Scoprir qual sia
Vuò la sua volontà.
Pancrazio.   Figliola mia,
Ben trovata, che fai?
(Pancrazio vien camminando, e nel passare vede la Figlia
Dorisbe.   Padre diletto.
Come vi ritrovate in questo giorno?
Pancrazio. Sto bene, e son venuto... (pensa
A che far?... Non lo so.
Dorisbe. Oh che bella memoria!
Pancrazio. Non mi sturbate; or or ci penserò...
Affé, che mi sovviene:
Io venni... Ma a che far?
Dorisbe.   Così va bene.
(Vuò parlargli, e impegnarlo a mio favore).
Amato genitore,
Poss’io sperar dall’amor vostro un pegno?
Pancrazio. Parla, figliola mia, tutto otterrai.
Dorisbe. Ah, caro genitor...
Pancrazio.   Mi ricordai
Il perchè venni qui.
Dorisbe.   Siamo da capo.
Pancrazio. Ma parla.
Dorisbe.   Se m’udite,
Io tutto vi dirò.
Pancrazio.   Parla, t’ascolto.

SCENA IX.

Madama, Dorisbe e detti.

Madama. Cari, affé che v’ho colto, ah che ne dite?

Vi ho fatto pur la burla.
Dorisbe.   Brava, brava.