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278 | ATTO TERZO |
Questo turco mi prendo.
Sempronio. Sia in buon’ora;
Prendine quattro, se tu vuoi ancora.
Mengone. Ma mi voler sposara
Con tutta ceremunia;
Voler che ti, tutora,
Sposar pupilla.
Lucindo. E la tua figlia ancora.
Sempronio. Sì, volentieri tutte due sposara.
Tu questa; questa tu. Padre e tutore,
In presenza di tanti testimoni,
Vi congiungo nei vostri matrimoni.
Mengone. Viva, fin che crepara.
Sempronio. Sì, obbligato.
Lucindo. (Questa volta Sempronio ci è cascato). (da sè
SCENA ULTIMA.
Volpino e detti.
Sempronio. Stara qua, stara qua, star maritata.
Volpino. Con chi?
Sempronio. Con quel bel turco si è sposata.
Volpino. Chi stara ti?
Mengone. Ti, chi star?
Volpino. (Maledetto!
Mengon me l’ha ficcata). (da sè
Pien di rabbia e di sdegno, io resto un cavolo,
E tai baffi e vestiti mando al diavolo.
(levando li baffi si scopre
Mengone. Signor Sempronio,
Il matrimonio
Si è fatto qua.