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ATTO TERZO.

SCENA PRIMA.

Cortile dello Speziale.

Albina e Lucindo.

Lucindo. L’invenzione è bizzarra;

L’ha trovata Volpino, e se ci riesce1,
Di lui sarà Grilletta,
E voi sarete mia sposa diletta.
Albina. Oimè! 1 non vedo l’ora
Che un tal nome di sposa a me convenga.
Se vuole il Ciel che ottenga
Quel che bramo e desio,
Più lieto cor non vi sarà del mio.
Lucindo. Cara, che desiate?
Albina. Crudel, mel domandate?
Ancor non siete certo
Che voi solo sospiro, e che voi solo
Fate la gioia mia, fate il mio duolo?
Lucindo. È ver, ma di sentirlo
Piacenti replicar dai labbri 2 vostri.
Amor, gli affetti nostri
Seconderà, mia cara;
Amor gioia e contenti a noi prepara.
Albina. Mai più sicura tanto
Fui di goder; parmi che tutto aspiri
A rendermi felice:
Che sarò consolata il cor mi dice.
  Parlar più non voglio
  Di scogli e procelle,
  Le placide stelle
  M’invitano al mar.

  1. Zatta: e se riesce.
  2. Nel testo: labri.