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LO SPEZIALE 259
Cecchina. Addio dunque, Mengone;

Altra da voi non voglio colazione.
Mengone. Venite qui, ragazza:
Divertiamoci un poco.
Cecchina. Eh! agli uomini non vuò servir di gioco.
Mengone. Così per passatempo.
Grilletta.   (Disgraziato!) (da sè
Cecchina. Mia madre m’ha insegnato,
E m’ha fitta la cosa nel pensiero,
Che non voglia scherzar, ma far davvero.
Grilletta. Badate ben, fanciulla,
Che gli uomini talor sono insolenti;
A chi vi vuol toccar, mostrate i denti.
Cecchina. Sì, sì, non dubitate.
lo soglio far così coi giovinotti:
Mi difendo coi pugni e i pizziccotti.
  Questi uomini1 villani
  Allungano le mani,
  E vogliono toccar.
  Ed io principio a dar
  Un pizzicotto qua,
  Una graffiata là.
  Li faccio dire: ahi.
  Li fo gridare: oimè.
  Ilo rido, e me la godo,
  E non mi faccio star 2. (parte

SCENA VII.

Grilletta e Mengone.

Grilletta. (Ho inteso quanto basta). (da sè

Mengone. (Mi son ben vendicato). (da sè
Grilletta.   Mi consolo,

  1. Fenzo: omeni.
  2. No farse star, non sopportare ingiurie: v. Patriarchi e Boario.