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258 | ATTO SECONDO |
SCENA VI.
Cecchina e detti.
Or che l’erbe ho vendute e il cestellino,
Divertirmi con lui vuò un pocolino). (da sè
Mengone. (Ecco a tempo Cecchina; in fede mia,
A Grilletta vogl’io dar gelosia). (da sè
Cecchina. Eccomi qui tornata dalla piazza. (a Mengone
Mengone. Buon dì, bella ragazza.
È un’ora che vi aspetto,
Che sospiro vedervi.
Grilletta. (Oh maledetto 1) (da sè
Cecchina. Mi ricordo che fatta
M’avete esibizione
Di darmi qui da voi la colazione.
Grilletta. (Anche di più?) (da sè
Mengone. Son uom di parola,
E vi darò, volendolo aggradire,
Da colazion, da cena, e da dormire.
Grilletta. (Bricconaccio!) (da sè
Cecchina. Saprei
A tutte queste cose accomodarmi,
Quando voleste...
Mengone. Cosa far?
Cecchina. Sposarmi.
Mengone. Vi sposerei, ma siete
D’un sesso malandrino.
Grilletta. Mi tradirai così? (piano a Mengone
Mengone. Va da Volpino. (piano a Grilletta
Cecchina. Ma io, per dirla schietta,
Mi vorrei maritar.
Mengone. Vel credo, in verità,
Ma io per ora non ne ho volontà.