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LO SPEZIALE | 255 |
Sempronio. Udite.
Se vi vedo parlar con quella gente,
Se vi trovo sul fatto,
Mi venga l’anticor, se non vi batto.
Ragazzaccie, che senza cervello
Favellate con questo, con quello.
Se vi trovo, vi faccio pentir.
Oh che smorfie, che grazie, che brio!
Mio diletto, mio caro, ben mio!
Un bastone faravvi languir. (parte
SCENA IV.
Albina e Grilletta.
Grilletta. E che per questo?
Se verrà l’occasione,
Io lo stesso farò col mio Mengone.
Albina. Ma voi non siete figlia;
L’obbligo non avete, come ho io,
D’essere rispettosa al padre mio.
Grilletta. Va ben fino a un tal segno;
Ma ci vuol dell’ingegno...
Albina. Deh, non mi abbandonate;
In maniera parlate, ch’io v’intenda.
Grilletta. Ognun dal canto suo cura si prenda.
Albina. Mi avete pur promesso d’aiutarmi.
Grilletta. È vero, e se ascoltarmi
Vorrete, Albina mia,
Farem le cose nostre in compagnia.
Albina. Tutta in voi mi rimetto;
Solo da voi aspetto
La pace e il mio ristoro.
Se mi lasciate voi, Grilletta, io moro.
- ↑ Zatta: Udiste?