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254 ATTO SECONDO
  Con destra ardita e forte

  Darmi saprò la morte.
  Perfido iniquo fato!
  Barbaro genitor!
  La fè, gli affetti miei.
  Perchè tradire, oh dei!
  Perchè nel core ingrato
  Nudrire un tal rigor? (parte

SCENA III.

Sempronio, poi Albina e Grilletta.

Sempronio. Mi fan ridere, affé, certi sguaiati:

Fanno gli spasimati per le dame,
Tra l’amor combattendo e tra la fame.
Albina è ancor ragazza,
V’è tempo a maritarla;
E Grilletta vezzosa,
A dispetto d’ognun sarà mia sposa.
Albina. Eccolo; andiamo via. (piano a Grilletta
Grilletta.   Di che temete?
Albina. Griderà.
Grilletta.   Cosa importa?
Sempronio.   Oh riverite!
Grilletta. Serva sua.
Albina.   Serva sua.
Sempronio.   Brave! compite!
Che si fa nel giardino?
Grilletta. Siamo venute...
Sempronio.   A riveder Volpino? (a Grilletta
Lucindo vi aspettava. (ad Albina
Poverino! per voi si disperava.
Albina. Serva sua...
Sempronio.   Non partite.