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LO SPEZIALE | 253 |
Un certo tutore
In Francia vi fu,
Che certa pupilla
Voleva far giù;
E un certo amatore,
Che amore ferì,
Al caro tutore
Diceva così:
Se voi la negate
Con tal crudeltà,
Saran bastonate,
Ma senza pietà. (parte
SCENA II.
Lucindo e Sempronio.
Sempronio. Eh capisco, capisco;
Ma con tutta la bella novelletta,
Quel galantuom non averà Grilletta.
Lucindo. Signore...
Sempronio. Padron mio,
Non voglio altre novelle.
Lucindo. Una cosa dirò pur troppo vera.
Sempronio. Cioè?
Lucindo. In una parola:
Io vi chiedo, signor, vostra figliuola.
Sempronio. Ed io con pochi accenti
Dico, che lei si può nettar i denti.
Lucindo. Deh, perchè mai sì crudo?
Così austero perchè? Voi mi vedrete1
Amante disperato
Cadere a’ vostri piè morto e svenato.
- ↑ Fenzo: vedreste.