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LO SPEZIALE 239


SCENA VII.

Lucindo e Volpino.

Lucindo. Oh che bravo garzone!

Volpino. È simile al padrone.
Lucindo.   Manco male,
Che per vedere Albina
Solamente qui venni.
Volpino.   Ed io soltanto
Ho finto di portare una ricetta,
Per parlare a Grilletta.
Lucindo. Codesto scimunito di Sempronio
Ha una figlia assai vaga.
Volpino.   E una pupilla
Che incanta, che innamora.
Lucindo. E non vuol maritarle.
Volpino. E noi procurerem d’innamorarle,
E poscia innamorate...
Lucindo.   Ecco il mio bene.
Volpino. Via, portatevi bene.
Lucindo.   Non vorrei...
Volpino. Io mi ritiro a far la guardia adesso;
Poi farete per me voi pur lo stesso. (parte

SCENA VIII.

Lucindo, poi Albina.

Lucindo. Amor, dammi coraggio.

Albina.   (Non m’inganno:
Questi al certo è Lucindo).
Lucindo.   Oh, bella Albina,
Qual fortuna è la mia?
Albina.   Poca fortuna