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234 ATTO PRIMO


SCENA III.

Mengone, poi Sempronio.

Mengone. Che furba contadina!

Quasi la piglierei,
E la sua mercanzia mi comprerei.
Sempronio. Oh bellissima nuova! (con un foglio in mano
Travata hanno gl’Indiani
Un’invenzion nell’Isole Molucche
Di far col fil di ferro le parrucche.

Mengone. Ehi signor, questa china...
Sempronio. Appunto. Nella China
Un uomo moscovite
Gravido si è scoperto, e ha partorito.

Mengone. Davvero!
Sempronio.   Non lo senti?
Lo dicono gli avvisi1.
Mengone.   Dunque l’uomo
Può partorir?
Sempronio.   Non senti?
Questi dicono il vero.
Mengone. Or mi viene in pensiero...
Oh caro padron mio,
Oh se potessi partorire anch’io...
Sol per l’onesto fine
Di pigliar centomila 2 genuine.
Sempronio. Senti, senti: A Parigi...
Il mio caso medemo originale...
Eravi uno speziale,
Tutor d’una pupilla
Bella, ricca e garbata,
Ed ei per carità se l’è sposata.

Ah! non par che si parli

  1. Fenzo e Zatta: gl’avvisi.
  2. Fenzo: cento milla.