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cantare nell’autunno del 1750 a S. Cassiano, nel Mondo alla roversa, ho già parlato (voi. XXVIII, p. 182). Bella e “ben fatta”, ma “grassetta” e “tondetta” la descrive il Goldoni nella sc. 2, a. II, della Mascherata, vestita da Silvio (c. s., 220). Cantò a Napoli nel 1747 al S. Carlo con Gioacchino Conti detto l’Egiziello, col Manzoli e con Vittoria Tesi (Croce, I teatri di Napoli ecc., Nap., 1891, pp. 425 e 428). Sposò nel 1754, o poco prima, il cantante Giovanni Leonardi. - Anna Zanini non apparve a Venezia che nell’anno 1754-55, a S. Samuele; passò anch’essa coi compagni a Modena nell’estate ’55 (Gandini, I, 103). - Quanto all’Antonia Zamperini, che doveva sostituire la Taccarina, aveva cantato a S. Samuele nell’Ascensione di quell’anno; cantò poi a lunghi intervalli: nel 1755-56, pure a S. Samuele, nell’aprile ’61 a Murano (nella Buona figliuola del Goldoni), poi nell’anno 1771-72 a S. Moisè (insieme con Anna Maria Zamperini), nell’Ascensione ’76 a S. Benedetto, e infine nel carn. ’77, ancora a S. Moisè (con l’Anna).

Fra i ballerini del teatro di S. Samuele incontriamo in questa stagione la famosa Zanetta (Giovanna) Griselini soprannominata la Tintoretta dal padre tintore, come avverte il Casanova. Quando salì la prima volta sulle tavole del teatro? Il Wiel non la ricorda prima del carnevale 1753, a S. Cassiano. In una riferta del 14 giugno 1753 il confidente G. B. Medri informa gli Inquisitori d’una lettera diffamatoria che circola nei caffè e nelle conversazioni contro Mad. S. Giorgè (o Mad. 5. Giorgio: vedi pag. 11, e v. vol. XXVIII, 573) e suo marito. “Questa ò inteso sia stata fatta in Casa delle Tintorette Ballarine da S. E. Marino Giorgi [Zorzi] unito con un certo Sig. Dottor Reghellini [Giano Reghellini, autore delle Osservazioni ecc. lodate dal Baretti nella Frusta, n. IX: è il medico Reghellini ricordato più volte dal Casanova, Mém.es Garnier, III, 129, 135 ecc.] ambi morosi [amanti] delle sud.”Tintorette” (Riferte dei Confidenti, busta n. 616, presso l’Arch. di Stato di Venezia). Nel carnevale ’54 la Zanetta danzò nel teatro Rangoni di Modena con la sorella Margherita (Gandini, I, 100). In altra riferta del Medri, 10 Aprile 1755, si legge: “Sabato sera veniente partivano per Reggio la Zanetta Griselini detta la Tintoretta, e la Galli, ed altri per operare in quell’Opera che anderà in Scena alli primi di Maggio, e la sud.a Tintoretta Ballerina viene trattata da S. E. Nicoletto Foscari ni, quale ci spende dietro qualche cosetta” e vuol recarsi colà a vederla con Marino Giorgi. Nel cam. del ’56 la troviamo al Formagliari di Bologna (vol. XXVIII, 184). - Probabilmente il Casanova ci parla nel 1742 non di lei, bensì di Margherita, sua sorella maggiore, detta pure la Tintoretta, “danseuse médiocre, ni belle ni laide, mais fille d’esprit”, la quale aveva allora due protettori a un tempo, il principe di Waldeck e il nobile Lin. Si dava le arie d’una principessa, fingeva amare la poesia e parlava francese. “Elle était amoureuse d’un jeune médicin plein de ménte, nommé Righelini” (Mem.es Garnier, I, 153-155). Nel ’47 fu invitata a Napoli dove l’accompagnò il nobile Vincenzo Cappello: danzò nel teatro di S. Carlo ed ebbe 1284 ducati, benchè l’impresario non fosse di lei molto contento. Il Croce racconta d’una zuffa col direttore Grossatesta e d’un amoruccio con don Giuseppe Grillo, figlio del duca di Mondragone (l. c., 425-426). - Il Gradenigo ricorda in data