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Luna (vol. XXVII), e lo ritroveremo ancora a S. Samuele nell’anno 175758: avea fama a Venezia fin dal ’43. Nell’estate 1746 cantava a Milano nella Vedova accorta, col Pertici, con la Rossignoli, con Anna Tonelli; nell’autunno ’52 a Parma, nell’Arcifanfano; nell’autunno ’54 a Bologna, nel Negligente; nell’estate ’55 a Modena, nell’Arcifanfano e nello Speziale; nel carnovale ’56 ancora a Bologna, nel Filosofo di campagna e nel Mondo alla roversa, nella primavera ’59 a Firenze, nell’Arcifanfano, e nell’autunno a Torino, ancora nel Filosofo. Furono il Baglioni e il Carattoli, fedeli goldonisti, che nel ’52, trovandosi il Goldoni a Bologna, lo indussero a scrivere lo Speziale (v. pref. del libretto). - Giovannina Baglioni faceva la sua prima comparsa sui teatri di Venezia dove cantò sempre nelle parti serie, a S. Samuele negli anni 1754-55 e 1757-58, a S. Moisè nel 1762-63 e nel 1770-71, e a S. Cassiano nel 1765-66. Nel ’52 la vediamo a Parma neìl’Arcifanfano, nel ’54 e nel ’56 a Bologna nel Negligente, nel Filosofo e nel Mondo alla roversa, nel ’59 a Firenze, pure nell’Arcif. (insieme con Vincenza e Clementina) e a Torino, pure nel Filosofo di c. (con le stesse), e nel ’62 a Milano, ancora nel Filos. (con le stesse). Credo che la Giovanna Baglioni che il Bumey ammirò e lodò nel 1770 a Milano e a Firenze, dove cantava con la sorella Costanza, sia proprio la nostra Giovannina (Viaggio musicale in Italia, ed. Sandron, 1921, pp. 27 e 139). - Quanto a Clementina, cantante buffa, si presentava pure al pubblico veneziano per la prima volta; dopo l’anno teatrale 1754-55 a S. Samuele, ricomparve negli anni 1760-61 e 1761-62 a S. Moisè e di nuovo nel 1764-65 (insieme con Vincenza e Anna); sposò poi il cantante Domenico Poggi, forse napoletano (v. Cametti, Critiche e satire teatrali ecc., estr. dalla Rivista Mus. It., 1912, pp. 8-9), ma tornò a S. Moisè, prima buffa nell’anno 1775-76 e poi col marito nel 1777-78. Cantò pure nel ’54 e nel ’56 a Bologna (con Giovanna e Francesco: v. sopra) e nel ’59 a Firenze e a Torino (v. sopra) e nell’estate ’62 a Milano (v. sopra). Vicenza o Vincenza, detta "romana” (Cosentino, Un teatro Bolog. del sec. XVIII, Bol., 1900, p. 101) e Costanza e Anna e Rosa e, più tardi, Camilla Baglioni cantarono pure sui teatri veneziani del Settecento. Erano sei sorelle, tutte cantanti: bolognesi le crede Bumey (I. c., nota a p. 27).

Conosciamo Francesco Carattoli fin dal Negligente e dal Mondo della Luna (voli. XXVII, pp. 418 e 546). Qui aggiungo che nell’estate del 1751 cantava a Bologna nella Vedova accorta, insieme con la Rossignoli, divenuta già sua moglie (l. c., 546); nel carn. ’52 era a Lodi con la moglie (voi. XXVII, p. 418) e nell’autunno a Parma (Arcifanfano: v. Ferrari); nell’estate ’55 a Modena (Arcif. e Speziale: v. Gandini, I, 103); nel carn. ’56 ancora a Bologna, col titolo di virtuoso del Duca di Modena (Mondo alla roversa). Il Burney lo udì a Milano, nel 1770, e dice che "divertì il pubblico per il suo recitare e il suo carattere... e proprio per le ragioni per le quali in Inghilterra non sarebbe piaciuto” (l. c., p. 28). Miglior attore, dunque, che cantante. - Giacomo Caldinelli cantava per la prima volta a Venezia. Compiuto l’anno 1754-55 al S. Samuele, tornò a cantare l’anno 1758-59 a S. Moisè, come vedremo, e ricomparve molti anni dopo a S. Samuele, nel 1771-72. Nella state del ’55 era a Modena coi Baglioni e col Carattoli. - Di Angela Conti romana, detta la Taccarina, che a Venezia cominciò a