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IL FILOSOFO DI CAMPAGNA 191
Lo farò volentier; ma non vorrei,

Che vi nascesse qualche parapiglia,
Qualche imbroglio novel tra serva e figlia.
Lesbina. La cosa è accomodata;
La figliuola sposata
Sarà col cavalier che voi sapete,
Ed io vostra sarò, se mi volete.
Nardo. Don Tritemio dov’è?
Lesbina.   Verrà a momenti.
Signor notaro, intanto
Prepari bello e fatto
Per un paio di nozze il suo contratto.
Capocchio. Come? Un contratto solo
Per doppie nozze? Oibò.
Due contratti farò, se piace a lei,
Che non vuò dimezzar gli utili miei.
Lesbina. Ma facendone un solo
Fate più presto, e avrete doppia paga.
Capocchio. Quand’è così, questa ragion m’appaga.
Nardo. Mi piace questa gente
Della ragione amica,
Ch’ama il guadagno, ed odia la fatica.
Lesbina. Presto dunque, signore.
Finchè viene il padrone,
A scriver principiate.
Capocchio. Bene, principierò.
Ma che ho da far?
Lesbina. Scrivete, io detterò.
Capocchio.   In questo giorno, et cætera,
  Dell’anno mille, et cætera,
  Promettono... si sposano...
  I nomi quali sono? (a Lesbina
Lesbina.   I nomi sono questi...
  (Oimè, vien il padron). (da sè
Tritemio. Ehi, Lesbina.