Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1930, XXIX.djvu/18

16 ATTO PRIMO


SCENA III.

Pirotto, poi Lisetta.

Pirotto. Io l’ho (atta però peggio di tutti.

Senza aver male alcuno,
Son venuto a bagnarmi,
E l’occasione ha fatto innamorarmi.
Lisetta, cameriera di Violante,
Mi piace, perchè è bella ed è vezzosa,
Ma mi fa disperar, perchè è stizzosa.
Eccola in verità.
Lisetta.   Sia maledetto! (verso la scena dove viene
Se lo fa per dispetto, anderò via.
Pirotto. Fermati. Con chi l’hai, Lisetta mia?
Lisetta. L’ho colla mia padrona.
Non si contenta mai.
Le ho messo sotto un occhio
Un neo tagliato a mezza luna, ed ella
L’ha voluto cambiare in una stella.
Pirotto. Cappari! questa cosa
È di gran conseguenza!
Lisetta. Sì, le vuò domandar la mia licenza.
Pirotto. Cara Lisetta mia, così di botto
Lascierai il tuo Pirotto?
Lisetta.   Mah! Son cose...
Io non posso star salda.
Pirotto. Cara Lisetta mia, sei troppo calda.
Lisetta. È vero, lo confesso;
Tutto pieno di foco è il sangue mio.
E per questo ogni dì mi bagno anch’io.
Pirotto. Via, seguita a bagnarti.
Procura rinfrescarti a poco, a poco.
Perchè l’acqua alla fine estingue il foco.
Lisetta. L’estinguo da una parte,
E l’accendo dall’altra. (sospirando