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IL FILOSOFO DI CAMPAGNA 175
  Mille trentesimo

  Una contea
  Emit et cætera.
  Case e casoni,
  Giurisdizioni,
  Frutti annuali,
  Censi e cambiali.
  Sic et cætera
  Cum et cætera. (parte

SCENA V.

Don Tritemio e Rinaldo.

Tritemio. La riverisco et cætera.

Vada, signor notaro, a farsi, et cætera.
Rinaldo. Ei va per ordin mio
A prender altri fogli, altri capitoli.
Per provarvi di me lo stato e i titoli.
Tritemio. Sì, sì, la vostra casa
Ricca, nobile, grande ognora fu.
Credo quel che mi dite, e ancora più.
Rinaldo. Dunque di vostra figlia
Mi credete voi degno?
Tritemio.   Anzi degnissimo.
Rinaldo. Le farò contradote.
Tritemio.   Obbligatissimo.
Rinaldo. Me l’accordate voi?
Tritemio.   Per verità,
V’è una difficoltà.
Rinaldo.   Da chi dipende?
Tritemio. Ho paura che lei...
Rinaldo.   Chi?
Tritemio.   La figliuola...
Rinaldo. D’Eugenia non pavento.