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156 | ATTO PRIMO |
Un’altra ne dirò:
Rispondo: Signor no,
Perchè la vuò così.
E son padron di dirlo:
La mia ragion sta qui. (parte
SCENA IV.
Rinaldo solo.
Sciocca ragione indegna1,
D’anima vil dell’onestà nemica.
Ma non vuò che si dica,
Ch’io soffra un tale insulto,
Ch’io debb’andar villanamente inulto.
O Eugenia sarà mia,
O tu, padre inumano,
Ti pentirai del tuo costume insano.
Taci, amor, nel seno mio,
Finchè parla il giusto sdegno;
O prendete ambi l’impegno
I miei torti a vendicar.
Fido amante, è ver, son io;
Ogni duol soffrir saprei,
Ma il mio ben non soffrirei
Con viltate abbandonar 2. (parte
SCENA V.
Campagna con casa rustica.
Nardo esce di casa con una vanga, accompagnato da alcuni Villani.
Nardo. Al lavoro, alla campagna;
Poi si gode, poi si magna
Con diletto e libertà.