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DE GUSTIBUS NON EST DISPUTANDUM 137
L’arrosto si consuma,

La zuppa si raffredda, e l’ora è tarda,
E la fame viepiù divien gagliarda.
Rosalba. Eccoli.
Pacchione.   Grazie al Cielo!
Che levino l’arrosto. (ad un Servo
A tavola ciascun prenda il suo posto.
(agli altri Compagni

SCENA ULTIMA.

Artimisia, il Cavaliere e detti.

Artimisia. Scusate, amici, ecco la parca cena,

Che al solito s’appresta.
Pacchione. Andiamo via, che siate benedetta.
Artimisia. Ma prima che ceniamo,
Il cavaliere a cui
Tornata è nel cervello la ragione,
Vuol far la descrizione
Del mal della pazzia ch’egli ha provato,
E del rimedio che l’ha risanato.
Pacchione. No, per amor del Cielo.
Celindo.   Eh sì, sentiamo.
Pacchione. Signora, son due ore che aspettiamo.
Artimisia. Cavalier, fate presto.
Cavaliere.   Che dirò?
Artimisia. Che siete stato pazzo.
Cavaliere.   Sì signori.
Artimisia. Che non conoscevate
Più voi medesmo, nè gli amici vostri.
Cavaliere. È ver.
Artimisia.   Che vi pareva
D’essere diventato un gran bestia.
Cavaliere. Questo poi...