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DE GUSTIBUS NON EST DISPUTANDUM | 115 |
Artimisia non sente, e non mi vede.
Chi nol sa, non lo crede
Qual dura pena sia,
Per uom di spirto, la malinconia.
Son solo e vuò sfogarmi,
Vuò cantar, vuò ballar, vuò far per gioco,
Giacchè solo son io, di tutto un poco.
Piacer amabile
D’un’alma nobile
È il lieto vivere
Con onestà.
La la la la lara (ballando
La la ra la.
È sempre misero
L’uom senza spirito.
Chi vive in giubilo,
Godendo va.
La la la la lara (ballando
La la ra la.
SCENA X.
Artimisia, Don Ramerino, Rosalba e detto.
Ch’è impazzito davvero. Presto, presto,
Il medico, il cerusico cercate;
Conduceteli qui, non ritardate).
(Piano a don Ramerino e Rosina, senza che il Cavaliere s’avveda.
Ramerino. (Povero cavaliere!) (da sè
Rosalba. (Mi fa pietà il meschino). (da sè
Cavaliere. (Ecco Artimisia;
Cangiar stile conviene), (da sè) Ah mia signora,
Per pietà, consolate un che v’adora.