Ramerino. Era un piatto prezioso.
Pacchione. Oh vita mia!
Ramerino. Il cuoco miglior cosa
Non ha fatta stamane, a gusto mio.
Pacchione. Di quel piatto l’autor sono stat’io.
Ramerino. Bravissimo!
Pacchione. Era buono?
Ramerino. Era esquisito.
Pacchione. Ben cotto? saporito?
Ramerino. Era eccellente.
Pacchione. Ed io non ne ho potuto mangiar niente.
Ramerino. Perchè?
Pacchione. Perchè Artimisia,
Ch’io venero e rispetto,
Ha per me dell’affetto;
Ma perchè troppa carne
A lei fa dispiacenza,
Distruggere mi vuol coll’astinenza.
Ramerino. Bellissima davvero!
Artimisia vi vuol parco, astinente,
Ella mangia, ella beve allegramente;
Come colui che sgrida il giocatore,
Poi si mette a giocar da traditore.
Se uno specchio avesse in mano
Chi corregge i vizi altrui,
Principiar dovrebbe in lui
Le passioni a moderar.
Per superbia l’uomo insano
Dell’altr’uom le macchie vede;
Nè si specchia, e non s’avvede
Ch’è vicino a delirar. (parte