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532 ATTO TERZO
Per quel che m’hanno detto,

Insegna della luna il galateo
Essere posto in uso il cicisbeo.
Flaminia. Quest’è comune usanza;
E saria il non averlo una increanza.
Lisetta. Ma il marito?
Clarice.   Il marito,
Fra i lunatici umori il più corrente,
Tacerà, soffrirà, non dirà niente.
Flaminia. Il lunar cicisbeo
Pria che siate levata,
Verrà a bever da voi la cioccolata.
Lisetta. E il marito?
Clarice.   E il marito
Col medesimo gioco
Andrà a beveria anch’egli in altro loco.
Lisetta. Ma io che son novella,
Trovarmi non saprei
Di questi cicisbei.
Clarice.   Fate così:
Ditelo al vostro sposo.
Un marito amoroso
Alla moglie prudente
Trova egli stesso il cavalier servente.
  Un parigin che serva
  Per mera civiltà,
  Col suo servir conserva
  Le leggi d’onestà.
  Guardatevi da quelli
  Che voglion comandar.
  Già so che m’intendete,
  Nè voglio mormorar.
  Vi basti un solo laccio,
  Che è quel del vostro sposo,
  Fuggite il duro impaccio