Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1929, XXVII.djvu/529


IL MONDO DELLA LUNA 521
  Malizioso io non ho il core.

Lisetta.   Vi conosco, bel furbetto,
  Malizioso è il vostro amore.
Bonafede.   Non è ver.
Lisetta.   Non me ne fido.
Bonafede.   Son pupillo.
Lisetta.   Io me ne rido.
Bonafede.   Via, carina, - una manina.
Lisetta.   No, non voglio.
Bonafede.   Oh crudeltà!
  Come fo alla mia cagnina,
  Le carezze io ti farò.
Lisetta.   Ed io qual da una gattina,
  Le carezze accetterò.
Bonafede.   Vieni, o cara barboncina.
Lisetta.   Vieni, o bella piccinina.
Bonafede.   Vien da me, non abbaiar.
Lisetta.   Frusta via, mi vuoi graffiar.

SCENA X.

Cecco nell’abito di finto Imperatore, con seguito; poi Bonafede e Lisetta.

Cecco. Olà, presto, fermate

Bonafede e Lisetta.
Dite che il loro imperator li aspetta.
(partono due Servi
Vuò procurar, fin che la sorte è amica,
Il premio conseguir di mia fatica.
Bonafede. Eccomi a’ cenni vostri.
Lisetta.   Oh! cosa vedo?
Cecco è l’imperator?
Cecco.   Lisetta, addio.
Lisetta. Ti saluto: buon dì, Cecchino mio.